Più che l’onore poté la poltrona. Comunque bene, era ora”. Reagisce così il vicepresidente di Confcommercio e di Conftrasporto Paolo Uggè alla decisa presa di posizione del presidente del Consiglio Conte sulla Tav.
“Lo imponevano gli impegni e le intese sottoscritti – spiega Uggè – lo sostenevano imprese e cittadini italiani; lo chiedevano le autorità comunitarie, insomma lo pretendeva il buon senso. Oggi coloro che, anche con una dubbia indagine sui ‘costi benefici’ sostenevano ‘mai la Tav’ discendono le valli che avevano percorso convinti che la politica del No avrebbe avuto la meglio sulla ragionevolezza”.
“La Tav si fa anche perché esistono leggi e trattati internazionali, e costerebbe di più non realizzarla che farla – prosegue Uggè – Tutti concetti da sempre sostenuti dai favorevoli all’opera infrastrutturale e sempre contestata dai contrari al fare”.
“Vincono quelle forze che erano favorevoli all’opera ma soprattutto vince il buon senso e vince il Paese”, conclude il vicepresidente di Conftrasporto.
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