Questa settimana abbiamo diffusamente preso posizione sulla vicenda della diffusione del Corona Virus e sulle misure che sono state assunte. Non è certo il caso di tornarci con l’ampiezza dei giorni scorsi.
Pongo solo alcune domande/osservazioni sulle quali ognuno potrà, nel caso volesse, compiere riflessioni. E’ presto detto.
Pensiamo a quale sia la città che vede la maggior una presenza di cinesi in Italia e quanti casi di infezione vi siano stati. La stessa regione Toscana, la città è Prato, non risulta tra le maggiormente colpite. Sarà un caso?
Nelle carceri, dove oltre ai detenuti vi si recano i parenti e vi è il personale addetto alla custodia, possiamo parlare, io credo di centomila persone, abbiamo notizie di diffusione significativa del virus? Potremmo fare ulteriori esempi che in qualche modo potrebbero dimostrare quanto la diffusione abbia risultanze differenti. Se poi ricordiamo quante sono le persone decedute nello scorso anno per l’influenza o per conseguenza della stessa, 8 mila e quelli fino ad oggi registrati per l’attuale virus, si dovrebbe utilizzare cautela. Non affermo che non si debbano adottare delle misure di prevenzione, ma forse evitare l’enfatizzazione e la diffusione di autentici fenomeni ansiogeni, forse sì.
Abbiamo avanzato anche proposte sia per i conducenti dei mezzi pesanti che ci sembrano ragionevoli il che eviterebbe le complicazioni che emergono dalle richieste della committenza o dalle disposizioni su chi transita per la zona rossa. Qui dobbiamo evidenziare positivamente la modifica apportata nell’ultimo decreto sul semplice transito nelle zone rosse. Ma anche la stessa richiesta sulla trasmissione in chiaro delle partite di calcio, da tenersi giustamente a porte chiuse, che indurrebbe la permanenza in casa di qualche milione di appassionati relativa dovrebbe essere considerata ed avrebbe un effetto. Assurde invece le limitazioni alle messe domenicali che impediscono ai credenti di poter ricevere il sacramento dell’Eucarestia. Inspiegabile il silenzio della Chiesa.
Oggi dobbiamo però essere tutti, come richiamato in modo impeccabile dal presidente della Repubblica, molto più responsabili sia nell’osservare le cautele introdotte dalle Autorità sanitarie ma anche nella gestione delle notizie a volte esageratamente spettacolarizzate.
Intanto il Ministro dei trasporti ha predisposto le bozze dei decreti che stanziano complessivamente per il settore per il triennio 2019- 2021, 122milioni di euro. A questi si aggiungeranno gli ulteriori interventi che sono stati richiesti dalla confederazione e che riguardano temi di carattere generale. Per ora sono stanziati e bisognerà attendere l’esecutività ma possiamo dire che gli impegni annunciati, su provvedimenti per il settore trasporti sono stati avviati.
In settimana abbiamo anche preso posizione su quella vergognosa strumentalizzazione determinata da un conducente tedesco al Brennero che si è rifiutato di entrare in Italia. Lo abbiamo fatto perché non vorremmo che fosse il frutto di una precisa strategia orchestrata a nostro danno. Per le ragioni suesposte abbiamo anche evidenziato l’opportunità che sia individuato un commissario speciale a gestire questa vicenda che, lo ribadiamo, è stata affrontata in modo inadeguato guardando più ad ottenere un ritorno di immagine per qualcuno, piuttosto che agli interessi del Paese. Ovviamente questo è una mia valutazione.
Oggi comunque occorre fare squadra evitare diversificazioni nell’interesse di coloro che rappresentiamo. In gioco non c’è l’appartenenza a formazioni diverse per le quali ognuno gioca per sé stesso. Giochiamo tutti con la stessa maglia che è l’interesse del Paese. Dimostriamo che la convinzione inserita nella seconda strofa dell’inno nazionale, ormai è superata da una cresciuta maturità sociale e da una crescita dei valori democratici. “Siam popolo e non siam più divisi, quindi non accettiamo più di essere “calpesti e derisi”.
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