Si pubblica, in allegato, lettera inviata dall’Unatras all’On.le Paola De Micheli – Ministro dei Trasporti, dove vengono elencati i provvedimenti da emanare per dare un aiuto alle imprese di autotrasporto.
Gentile Ministra,
desideriamo anzitutto ringraziarla per essersi impegnata ed aver incluso il trasporto merci su strada, ritenendolo essenziale e strategico per il Paese, nei primi provvedimenti emergenziali messi in campo dal Governo con il Decreto “Cura Italia”.
Allo stesso modo siamo coscienti, come anche testimoniato dal Presidente del Consiglio Conte, che il decreto sia servito per dare una prima risposta alle immediate esigenze legate a tutti quegli adempimenti e scadenze che gravano sulle spalle di chi fa impresa.
Attraverso lo straordinario sforzo di migliaia di autotrasportatori, che anche Lei ha voluto ringraziare pubblicamente con un video molto apprezzato dalla categoria che è rimbalzato sui social, in queste difficili settimane si è potuto far fronte al trasporto ed alla distribuzione costante della merce senza che il Paese ne avvertisse la minima mancanza: dai beni di prima necessità alle derrate alimentari, dalle forniture medicali per ospedali e farmacie all’approvvigionamento dei siti industriali e produttivi ancora operanti alla luce degli ultimi dpcm.
Ecco perché, raccogliendo le grida di allarme di migliaia di operatori dell’autotrasporto, categoria la cui fondamentale importanza è finalmente balzata agli onori della cronaca in quanto continua a garantire la mobilità delle merci su tutto il territorio nazionale, con la presente intendiamo sottolineare che la categoria è allo stremo delle possibilità economiche per continuare ad operare, considerato che deve far fronte alle spese quali gasolio e transiti autostradali senza però ricevere il pagamento dei servizi effettuati dai propri committenti.
Andando avanti in queste condizioni si fa presente, sin d’ora, che le imprese di trasporti sono costrette a fermarsi con conseguenze devastanti per le filiere e la popolazione tutta, a meno che non si intervenga in tempo reale con i seguenti provvedimenti:
- Utilizzazione certa e più ampia possibile del Fondo centrale di garanzia PMI da assicurare attraverso l’ampliamento dei parametri del merito creditizio in maniera da consentire alle imprese di autotrasporto di accedere effettivamente ai finanziamenti garantiti dal Fondo stesso. Tutto ciò serve per garantire alle imprese di poter disporre di un flusso di liquidità idoneo a sopperire ai ritardi/mancati pagamenti per i servizi di trasporto effettuati.
- mantenimento della liquidità aziendale attraverso l’implementazione immediata, nell’annunciato DL di aprile, della norma sui termini di pagamento come già prevista per il settore agroalimentare con sanzione certa ed autorità di controllo ben individuata, che lei stessa ha proposto alla categoria quale rimedio per l’indecente ritardo dei pagamenti, ben oltre i termini fissati dalla legge, da parte della committenza. Duole sottolineare, invece, che proprio in questi giorni dai committenti riceviamo le comunicazioni di dilazione dei pagamenti, già a partire dal corrente mese di marzo. Oggi più che mai, se si vuole continuare
ad avere mezzi che viaggiano bisogna garantire alle imprese di autotrasporto di pagare i propri fornitori ed acquistare il gasolio necessario a percorrere strade ed autostrade, pena il blocco delle attività.
- mobilizzo e pronta erogazione di tutte le risorse gestite dal MIT attualmente previste da contributi ed incentivi pubblici a favore della categoria dell’autotrasporto, quali quelle relative agli anni passati e non ancora rese esigibili: ad esempio riduzioni compensate pedaggi autostradali, investimenti acquisto mezzi, formazione professionale, che consentirebbero alle imprese di ottenere soldi attesi da tempo che darebbero un minimo di liquidità alle casse aziendali.
- attuazione anche in Italia per le imprese di trasporto della deroga temporanea ai tempi di guida e di riposo previsti dal Reg. 561/2006/CE, come già fatto da 22 Paesi europei (più altri 2 Paesi in via di definizione), come già avevamo richiesto e su cui abbiamo apprezzato la Sua presa di posizione favorevole a mezzo stampa, ribadita in seno al Consiglio Ue dei Trasporti. Con apposito D.M. è necessario introdurre tale deroga per consentire ai conducenti dei veicoli delle imprese di trasporto italiane che continuano ad operare cui è richiesto un supplemento di sacrificio rispetto a quello che già abitualmente essi sopportano sulle strade del Paese e su quelle europee. In effetti, a causa della complessità delle operazioni imposte dall’esigenza di evitare ogni possibile contagio e di applicare in modo pieno le linee guida per il settore recentemente adottate con l’intesa tra MIT, Associazioni datoriali e OO.SS. dei lavoratori, i tempi per l’esecuzione dei singoli servizi di trasporto si sono notevolmente dilatati.
- previsione di corridoi blu (alla stregua di quanto fatto alle frontiere con i corridoi verdi) agli imbarchi per le imprese che viaggiano da e verso le isole maggiori Sicilia e Sardegna che dovendo garantire il trasporto dei prodotti, soprattutto quelli freschi legati al settore ortofrutticolo diretto ai mercati del nord, necessitano di priorità immediata. Per tali imprese che compiono i viaggi di ritorno a vuoto stante il blocco delle attività industriali, prevedere l’esonero dal costo del traghettamento e della navigazione.
Confidando nella sensibilità ed attenzione che vorrà continuare ad avere per la tenuta del settore autotrasporto merci, ribadiamo l’urgenza di porre in essere tutte le iniziative per portare a compimento tali richieste e riteniamo essenziale il confronto con la scrivente per le necessarie scelte utili alla continuità operativa delle imprese in questa difficilissima congiuntura.
Cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti.
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