COSTI INDICATIVI PER L’AUTOTRASPORTO, C’È IL DECRETO SODDISFATTA CONFTRASPORTO: “LA MINISTRA DE MICHELI LO AVEVA ANNUNCIATO AL NOSTRO MEETING”

28 Novembre 2020 TUTTE LE CIRCOLARI

COSTI INDICATIVI PER AUTOTRASPORTO, C’È IL DECRETO

COSTI INDICATIVI PER L’AUTOTRASPORTO: il provvedimento era stato annunciato mercoledì scorso al Meeting di Conftrasporto-Confcommercio; oggi il decreto è stato pubblicato nel sito del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. Soddisfatto il presidente di Conftrasporto Paolo Uggè, che ringrazia la ministra Paola De Micheli per aver tenuto fede alla parola data nel corso dell’evento del 25 novembre, e ricorda quanto gli autotrasportatori attendessero da tempo la pubblicazione delle misure, che riguardano da vicino anche il tema della sicurezza stradale.

“I costi indicativi e il rispetto del principio di responsabilità solidale da parte dei committenti, che non può prescindere dal rispetto di giusti tempi di consegna, sono fattori indispensabili per la tutela della sicurezza stradale”, ricorda Uggè, che guida anche la Federazione degli Autotrasportatori Italiani (FAI).

La pubblicazione avviene a conclusione di una vicenda che ha visto il decisivo contributo della Corte Costituzionale e dell’Autorità Antitrust, con il coinvolgimento degli stakeholders e che ha portato ad una rilevazione dei valori di riferimento dei costi di esercizio che definisce un sistema di forcelle il più ampio possibile, evitando di individuare valori dettagliati per ogni singola voce di costo medio, provvedendo invece ad aggregare le singole voci di costo omogenee.

Il settore dell’Autotrasporto aspettava da molto tempo un nuovo piano di valori indicativi, sul quale il Mit si è impegnato con una procedura complessa che ha portato i risultati sperati.

L’impostazione metodologica utilizzata distingue quattro classi di veicoli con riferimento alla massa complessiva massima di ciascun veicolo (fino a 3,5 tonnellate, oltre 3,5 e fino a 12 tonnellate, oltre 12 e fino a 26 tonnellate, oltre 26 tonnellate) ed individua quattro voci di costo da associare alle forcelle di valori minimo-massimo, distribuite su 3 sezioni.


Inoltre, per quanto riguarda i veicoli di massa complessiva fino a 3,5 tonnellate, utilizzati per lo più nel trasporto di ultimo miglio in ambito urbano e con percorrenza inferiore ai 100 Km, pur essendo stati valorizzati i costi di riferimento, la remunerazione del servizio potrebbe essere riferita, vista la peculiarità dello stesso, al fattore tempo impiegato.

Il decreto ribadisce anche la natura non cogente dei valori dei costi di esercizio e fa comunque riserva, dove necessario, di procedere con eventuali aggiornamenti dei valori dei costi.

Clicca qui per il Decreto

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