TAMPONI AL BRENNERO, CONFTRASPORTO SCRIVE AL PREMIER DRAGHI E AL MINISTRO DEI TRASPORTI ENRICO GIOVANNINI: “FACCIAMOLI ANCHE NOI, INTERVENIRE SULLE AUTORITA’ UE” – AGGIORNAMENTO 15/02/2021

15 Febbraio 2021 TUTTE LE CIRCOLARI

AGGIORNAMNETO DEL 15/02/2021

In relazione ai disagi che si stanno registrando al Brennero, si evidenzia quanto segue:

  • L’Austria ha deciso di impedire l’accesso dal valico del Brennero in assenza di un tampone fatto entro le 48 h precedenti. Nessun obbligo del genere è previsto, invece, per l’accesso dal valico del Tarvisio, dove i veicoli vengono deviati in mancanza del tampone;

Per ulteriori approfondimenti sulle misure adottate dal Tirolo austriaco, verificare qui: https://www.tirol.gv.at/gesundheit-vorsorge/infekt/coronavirus-covid-19-informationen/einreise-nach-deutschland/

Cordiali saluti

La Segreteria


TAMPONI AL BRENNERO, CONFTRASPORTO SCRIVE AL PREMIER DRAGHI E AL MINISTRO DEI TRASPORTI ENRICO GIOVANNINI: “FACCIAMOLI ANCHE NOI, INTERVENIRE  SULLE AUTORITA’ UE”

“Tamponi al Brennero, si applichi il principio di reciprocità”. È l’appello del presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè al neoministro dei Trasporti Enrico Giovannini e al presidente del Consiglio Mario Draghi, ai quali la Confederazione ha scritto una lettera.

La questione dei tamponi, obbligatori per chi entra in Austria ed è diretto in Germania, sta creando enormi disagi agli autisti dei Tir provenienti dall’Italia. Dalle 3.00 di oggi è stata chiusa al traffico pesante l’autostrada A22 da Verona in direzione nord, e tutto il traffico dirottato su Tarvisio. Per i camion che ieri sera si trovavano sul tratto interessato della A22 (oltre 800 mezzi) è stata istituita un’area per i tamponi, e solo con esito negativo del test i conducenti potranno proseguire il viaggio. “Ma gli autisti che dovessero risultare positivi dove verranno indirizzati? Dovranno abbandonare il mezzo, e dove?”, si chiede Uggè.

“Anche l’Italia faccia i tamponi ai conducenti provenienti dalla Germania e dall’Austria, disponendo unità mobili di controllo – propone Uggè – Se gli autisti italiani vengono considerati portatori di virus, non si vede perché il principio non debba valere per tutti”.

“Chiedo poi che fine abbia fatto il Corridoio verde europeo che ha consentito fino a oggi di gestire con equilibrio la crisi emergenziale e la necessità di garantire la circolazione di mezzi indispensabile per l’approvvigionamento dei beni”, aggiunge Uggè.

“Il Governo investa subito della questione le autorità della Ue”, conclude il presidente di Conftrasporto.

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