PNRR – IL GOVERNO APPROVA IL TESTO DEFINITIVO.
Il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo definitivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il Piano si inserisce all’interno del programma Next Generation EU (NGEU), il pacchetto da 750 miliardi di euro concordato dall’Unione Europea in risposta alla crisi pandemica, e prevede investimenti pari a 191,5 miliardi di euro, finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza, lo strumento chiave del NGEU. Ulteriori 30,6 miliardi sono parte di un Fondo complementare, finanziato attraverso lo scostamento pluriennale di bilancio approvato nel Consiglio dei ministri del 15 aprile.
Il totale degli investimenti previsti è pertanto di 222,1 miliardi di euro
Il Piano è articolato in sei missioni“, di cui:
- La prima, “Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura”, stanzia complessivamente 49,2 miliardi e si propone di:
- promuovere la trasformazione digitale del Paese;
- sostenere l’innovazione del sistema produttivo;
- investire in due settori chiave per l’Italia, turismo e cultura.
- La seconda missione, “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, stanzia complessivamente 68,6 miliardi e intende:
- migliorare la sostenibilità e la resilienza del sistema economico;
- assicurare una transizione ambientale equa e inclusiva.
- La terza missione, “Infrastrutture per una Mobilità Sostenibile’, stanzia complessivamente 31,4 miliardi e punta allo sviluppo razionale di un’infrastruttura di trasporto moderna, sostenibile e estesa a tutte le aree del Paese. Il Piano prevede importanti investimenti nei trasporti ferroviari ad alta velocità, e per il potenziamento delle linee ferroviarie regionali. Altri interventi sono previsti in materia di sicurezza stradale (dove si segnala la riforma 2.1, sul trasferimento della titolarità delle opere d’arte – ponti, viadotti e cavalcavia – delle strade di secondo livello, ai titolari delle strade di primo livello – autostrade e strade extraurbane principali), sul sistema portuale e la digitalizzazione della catena logistica, nell’ambito della quale spicca la riforma 2.3 “Semplificazione delle procedure logistiche e digitalizzazione dei documenti, con particolare riferimento all’adozione della CMR elettronica, alla modernizzazione della normativa sulla spedizione delle merci, all’individuazione dei lavoratori di analisi accreditati per i controlli sulle merci”.
- La quarta missione, “Istruzione e Ricerca”, stanzia complessivamente 31,9 miliardi di euro per rafforzare il sistema educativo, le competenze digitali e tecnico-scientifiche, la ricerca e il trasferimento tecnologico
- La quinta missione, “Inclusione e Coesione”, stanzia complessivamente 22,4 miliardi con l’obiettivo di:
- facilitare la partecipazione al mercato del lavoro, anche attraverso la formazione;
- rafforzare le politiche attive del lavoro;
- favorire l’inclusione sociale.
- La sesta missione, “Salute”, stanzia complessivamente 18,5 miliardi, per:
- rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio;
- modernizzare e digitalizzare il sistema sanitario;
- garantire equità di accesso alle cure.
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