PAOLO UGGÈ, CONFTRASPORTO-CONFCOMMERCIO. “INCIDENTE DI PIACENZA, MORTI SUL LAVORO O INCIDENTE STRADALE?”

24 Giugno 2021 TUTTE LE CIRCOLARI

PAOLO UGGÈ, CONFTRASPORTO-CONFCOMMERCIO. “INCIDENTE DI PIACENZA, MORTI SUL LAVORO O INCIDENTE STRADALE?”

“La Conftrasporto tutta si stringe attorno alle famiglie dei due autisti deceduti ieri mentre erano in servizio lungo l’autostrada A1, nel Piacentino”.

Il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, anche a capo della Federazione degli Autotrasportatori Italiani, si dice ‘particolarmente toccato’ da questa ennesima tragedia, le cui cause sono in corso di accertamento.

“L’incidente di Piacenza pone una domanda che temo non troverà risposta soprattutto da parte di coloro che sono sempre pronti a ‘dare addosso’ ai camionisti: è ascrivibile tra gli incidenti stradali o non è piuttosto da considerare un incidente sul lavoro?”, chiede Uggè.

“Quando avvengono infortuni sul lavoro, la stampa è (giustamente) pronta a darne ampio spazio all’argomento evidenziando il tema della sicurezza – spiega il presidente di Conftrasporto – Perché invece casi come quello di ieri vengono trattati esclusivamente come incidenti stradali? Anche se la dinamica non è al momento chiara, appare certo che, se l’automezzo che seguiva la cisterna fosse stato dotato della frenata d’emergenza, l’esito sarebbe stato diverso”.

“Qui entra in campo il tema del rinnovo dei mezzi pesanti, indispensabile per dotare le imprese di camion più moderni, strutturati con dispositivi di sicurezza pronti a entrare in funzione in situazioni come questa. Viene da chiedersi se tra gli interventi del Governo siano previsti incentivi per il ricambio del parco circolante. La risposta è ‘no’!”, prosegue Uggè.

“Nel corso delle indagini saranno sicuramente effettuati controlli sul rispetto dei tempi di guida e di riposo dei due autisti – aggiunge il presidente di Conftrasporto – Ma si dovrebbe anche verificare se siano stati forniti tempi di consegna compatibili con la sicurezza, e se i tempi di riposo siano stati verificati da chi ha commissionato il viaggio. Considerazioni che non sono un disperato tentativo di difendere a ogni costo chi appartiene alla categoria, ma riconducono a leggi dello Stato che prevedono precise incombenze per tutti coloro che sono parte della filiera del trasporto con le relative responsabilità”. 

“Temo che le prefetture, come spesso avviene, non disporranno tutti questi controlli. E sarà un’occasione persa rispetto alla necessità di ‘fare luce sulle attività di trasporto e logistica’ invocata dal presidente del Consiglio Mario Draghi, e al tema della sicurezza evidenziato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella come un valore indisponibile”, conclude Uggè. 

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