La Commissione U.E modifica il Temporary Framework legato alla crisi energetica
In data 20 Luglio u.s, la Commissione U.E ha adottato alcune modifiche al quadro temporaneo di crisi degli aiuti di Stato del 23 marzo u.s, volto a sostenere le economie dei Paesi U.E a fronte dei rincari dei prodotti energetici legati alla guerra in Ucraina.
Tra le novità più importanti segnaliamo l’innalzamento a 500.000 € per impresa (dai precedenti 400.000 €), del massimale degli aiuti di importo limitato concedibili per far fronte alla crisi energetica per la generalità dei settori (ad esclusione della pesca e dell’agricoltura), sotto forma di sovvenzioni dirette, agevolazioni fiscali e di pagamento o in altre forme, quali anticipi rimborsabili, garanzie, prestiti e partecipazioni. Rimane confermata al 31 dicembre 2022, la scadenza per la concessione dell’aiuto.
Inoltre, l’emendamento estende il quadro temporaneo di crisi prevedendo ulteriori misure di aiuto in linea con il piano REPowerEU:
- Misure per accelerare l’introduzione delle energie rinnovabili : gli Stati membri possono istituire regimi di investimento nelle energie rinnovabili, compresi idrogeno, biogas e biometano rinnovabili, stoccaggio e calore rinnovabile, anche tramite pompe di calore, con procedure di gara semplificate che possono essere rapidamente attuate, includendo nel contempo garanzie sufficienti per proteggere la parità di condizioni. In particolare, gli Stati membri sarebbero in grado di elaborare schemi per una tecnologia specifica, che richiedono supporto in considerazione del particolare mix energetico nazionale; e
- Misure volte a facilitare la decarbonizzazione dei processi industriali: per accelerare ulteriormente la diversificazione dell’approvvigionamento energetico, gli Stati membri possono sostenere gli investimenti per l’eliminazione graduale dei combustibili fossili, in particolare attraverso l’elettrificazione, l’efficienza energetica e il passaggio all’uso di idrogeno rinnovabile e basato sull’elettricità che soddisfa determinate condizioni. Questo emendamento consentirebbe agli Stati membri di (i) istituire nuovi regimi basati su gare d’appalto, oppure (ii) sostenere direttamente progetti, senza gare d’appalto, con determinati limiti alla quota del sostegno pubblico per investimento. Specifici bonus integrativi sarebbero previsti per le piccole e medie imprese nonché per soluzioni particolarmente efficienti dal punto di vista energetico.
In entrambe le nuove sezioni, gli Stati membri devono garantire che i progetti siano attuati entro una tempistica specifica, per garantire un efficace effetto di accelerazione nel raggiungimento degli obiettivi di REPowerEU. Gli aiuti nell’ambito di queste due sezioni, possono essere concessi fino al 30 giugno 2023.
Accise (50) ADR (37) Agenzia delle Entrate (103) albo autotrasporto (37) Albo gestori ambientali (41) Austria (112) Brennero (73) CCNL (31) Conftrasporto (44) contributi (41) controlli (39) CORONAVIRUS (92) costo del gasolio (31) covid-19 (237) CQC (72) credito di imposta (93) cronotachigrafo (50) Decreto (40) decreto investimenti (52) Divieti (132) Fisco (73) formazione (50) francia (46) gasolio (66) germania (39) green pass (51) INAIL (95) INPS (157) investimenti (91) ispettorato del lavoro (44) Lavoro (84) MIT (45) monte bianco (38) Paolo Uggè (129) patente (86) patenti (51) pedaggio (66) proroga (116) revisioni (68) Rifiuti (64) Salvini (32) tarsporti internazionali (33) trasporti internazionali (44) trasporto rifiuti (46) UNATRAS (56)
0 commenti