RESOCONTO DEL CONSIGLIO NAZIONALE FAI 6 NOVEMBRE 2020
Non si poteva più attendere, anche per non incorrere in responsabilità personali. Così venerdì 6 novembre il neo eletto Consiglio Nazionale ha proceduto alla nomina della nuova classe dirigente della Federazione. La riunione si è tenuta, secondo le norme in vigore emanate per fronteggiare la questione pandemica, ed ha in modo palese proceduto alla nomina del presidente e del Comitato di Presidenza.
Nel corso della riunione il neo Presidente ha provveduto a proporre al Consiglio Nazionale la nomina di Antonio Petrogalli, votato all’unanimità, quale presidente nazionale onorario, oltre che quella a consigliere amministrativo del dottore commercialista Raimondo De Miranda.
In base ai poteri conferitigli dallo statuto il Presidente ha successivamente nominato: Gianni Satini, Sergio Piardi, Leonardo Lanzi e Natalino Mori quali vice presidenti, che unitamente agli altri restanti eletti formeranno il Comitato di Presidenza.
Il prossimo quinquennio sarà certamente impegnativo e dovrà prepararsi a gestire le novità che dopo una fase certamente tra le più inaspettate ed imprevedibili il settore sarà chiamato ad affrontare e gestire.
Qualche esclusione si è registrata ma non può e non deve essere interpretata come bocciatura per alcuno. Vi è infatti la certezza che le persone che verranno coinvolte, si dovranno scegliere ancora i componenti del consiglio Unatras e di Conftrasporto, daranno il massimo per assicurare una presenza di livello anche nei suddetti organismi.
Le sostituzioni registrate, tra le altre cose, sono state oggetto di confronti e di intese con i diretti interessati che erano a conoscenza di quanto sarebbe avvenuto. In particolare va evidenziata la disponibilità e spirito di servizio dimostrati dal vice presidente Fraconti che con lettera aveva comunicato la propria condivisione a favorire una necessaria rotazione per la vice presidenza, relativa alla regione Lombardia. Disponibilità molto apprezzata.
Oggi si dovrà guardare avanti e saper interpretare quel vento di cambiamento che consentirà alla nostra Fai di proseguire con rinnovato vigore nella propria azione di tutela della categoria rappresentata.
Certo la situazione induce a dover raddoppiare gli sforzi. Si sentono nell’aria ipotesi di protesta che non si debbono assolutamente sottovalutare. Se il Governo immagina di classificarle come insignificanti, libero di farlo. La Federazione, sempre attenta a cercare di cogliere i movimenti per non farsi cogliere inadeguata e gestire fenomeni di spontaneismo, presterà la massima attenzione. Del resto basta pensare a quanto si sia attivata per trovare una soluzione per i punti di ristoro per quanti viaggiano sulle strade a viabilità ordinaria per dare il senso della propria azione. Di questo desidero ringraziare, comunque vada, l’interessamento sia della ministra Paola De Micheli che della presidente della Commissione trasporti on. Le Raffaella Paita con le quali in questo fine settimana si sono intrattenuti contatti.
Il malcontento comunque avanza e l’appello alla mobilitazione, frutto di una forte delusione potrebbe anche trovare altre adesioni. Chiamare la categoria alla mobilitazione è una scelta che appartiene agli organi nazionali ma non è possibile sottovalutare una iniziativa promossa da una associazione territoriale responsabile come la Fai di Como e Lecco. La lettera è la evidente dimostrazione di quanto il detto “guardatevi dall’ira dei mansueti” non sia da sottovalutare.
A presto.
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