COS24222 – Valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto. Aggiornamento a Giugno2024.

6 Luglio 2024 TUTTE LE CIRCOLARI

COS24222 – Oggetto: Valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto. Aggiornamento a Giugno2024.

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato l’aggiornamento a Giugno 2024 dei valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di autotrasporto merci per conto di terzi.

Tale aggiornamento – come espressamente affermato dal Ministero – è stato ottenuto partendo dai valori pubblicati nel Gennaio 2024, e applicando agli stessi l’incremento derivante dall’inflazione indicata mensilmente dall’ISTAT e tenuto conto della variazione del costo del carburante nello stesso periodo.

Ricordiamo che secondo quanto stabilisce l’art.6, comma 6 bis del d.lgs 286/2005 (introdotto con il decreto legge 21 del 21.3.2022, convertito in legge 51/2022), “il corrispettivo nei contratti di trasporto di merci su strada conclusi in forma non scritta, si determina in base ai valori indicativi di riferimento dei costi di esercizio dell’impresa di trasporto merci per conto di terzi, pubblicati e aggiornati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilita’ sostenibili ai sensi dell’articolo 1, comma 250, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.”

Pertanto, visto il tenore letterale della norma, possiamo affermare che:

  • Nei contratti di trasporto conclusi in forma scritta (quindi, completi di tutti gli elementi essenziali previsti dall’art. 6 del d.lgs 286/2005), il corrispettivo è lasciato alla libera contrattazione tra le parti, ed i costi pubblicati dal Ministero hanno un mero valore di riferimento;
  • Viceversa, nei contratti di trasporto non stipulati in forma scritta (quindi mancanti di uno o più elementi essenziali di cui all’art. 6 del d.lgs 286/2005), il corrispettivo di trasporto va determinato attenendosi ai costi di riferimento pubblicati dal Ministero.

Nonostante la segnalazione della scrivente, anche nell’ultima tabella permangono alcune anomalie non ancora risolte dal Ministero come, ad esempio, quella più eclatante del totale che non rappresenta la somma dei costi di esercizio per ogni singola categoria di autoveicoli in quanto ottenuto addizionando voci alternative tra loro.

Cordiali saluti

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