Crollo del ponte Morandi: per l’autotrasporto un danno di 2 milioni di euro al giorno
Secondo una stima realizzata dall’Isfort per Conftrasporto-Confcommercio, che sarà presentata nel prossimo Forum Internazionale Conftrasporto di Cernobbio l’8 e 9 ottobre, il danno economico per le sole imprese di autotrasporto determinato dal prolungamento dei percorsi di attraversamento del nodo di Genova per il crollo del Ponte Morandi ammonterebbe a circa 600 mila euro ogni giorno. Se a tale danno, frutto della sommatoria dei maggiori costi delle deviazioni di percorso fatte dai veicoli in media transitanti sul ponte nei due sensi di marcia, si aggiungono le possibili ricadute negative sui tempi di percorrenza dei mezzi a servizio del porto e, più in generale, dei veicoli che transitano complessivamente lungo il nodo di Genova, l’incremento giornaliero di costi sale a circa 2 milioni di euro. “Nelle bozze di decreto circolate in questi giorni – spiega il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè- le agevolazioni previste per le imprese vengono ricondotte al tetto degli aiuti di Stato previsti dal regime del “de minimis”. Tale scelta, se confermata, sarebbe catastrofica per le imprese di trasporto e di altri settori che operano nel territorio ligure, che, per via di vincoli europei, non potrebbero usufruire delle misure di sostegno e quindi si troverebbero costrette ad affrontare extra-costi oggettivamente non sostenibili”.“Il governo ne è al corrente? – si chiede Uggè – Mi auguro che sappia fare presto e bene, trovando le intese necessarie per il definitivo varo del decreto ed escludendo l’applicazione dei vincoli del de minimis per non affossare un comparto strategico per Genova e l’intero Paese, qual è quello dei trasporti e della logistica”.
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