Legge di bilancio, buoni segnali per l’autotrasporto. Dal rimborso accise alle revisioni, al fondo.

10 Gennaio 2019 TUTTE LE CIRCOLARI

 

 

 

La legge di bilancio 2019 risponde, almeno in parte, alle richieste di FAI-Conftrasporto. Tra i risultati raggiunti, il rimborso integrale delle accise, misura indispensabile per la competitività delle imprese di autotrasporto italiane”.
A dirlo è Andrea Manfron, segretario generale della Fai, la Federazione degli autotrasportatori italiani che fa capo a Conftrasporto-Confcommercio. Soddisfazione anche sotto il profilo delle risorse, con la piena conferma dei 240 milioni di euro del fondo per l’autotrasporto riservati, tra l’altro, agli investimenti per il rinnovo del parco veicolare, al rimborso per il pedaggio autostradale, agli incentivi per la formazione, ai benefici fiscali per il recupero forfettario del contributo al servizio sanitario nazionale sui premi assicurativi, e la deduzione forfetaria dal reddito d’impresa delle spese non documentate.
“Un risultato storico – sottolinea Manfron – è l’affidamento delle revisioni dei mezzi pesanti anche a officine private, conclusione di una mirata e continuativa opera di sensibilizzazione della FAI-Conftrasporto nei confronti delle istituzioni”.

Non convince invece la misura che incentiva le assunzioni di giovani autisti, ritenuta da Fai-Conftrasporto “Apprezzabile nello spirito, ma contorta nella sua applicazione e certamente limitata nei fatti”.

Non manca, in questo quadro di buone notizie, qualche nota dolente. “Dobbiamo evidenziare con rammarico l’assenza nel provvedimento in esame delle annunciate misure per il rinnovo del parco circolante e le risorse aggiuntive dedicate specificatamente al rimborso compensato del pedaggio, assolutamente indispensabili per accompagnare in modo sostenibile le imprese verso una mobilità pulita e sicura”, spiega Manfron.

“L’auspicio – conclude il segretario generale di Fai-Conftrasporto – è che si prosegua sulla strada tracciata da e con il Governo per fissare un percorso di crescita e riforma del settore salvaguardando le imprese italiane rispetto a fenomeni di concorrenza sleale e dumping sociale”.

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